Esistono differenti tipi di meditazione, qualcuna abbastanza diffusa risale all’Induismo Vedico.
Ti elenco le più praticate ad oggi:
- la meditazione zen, tipica buddista, in posizione seduta; i suoi benefici sono una maggiore consapevolezza, capacità di osservazione ed autocontrollo.
- la meditazione trascendentale: si pratica recitando un mantra e fu ideata dal maestro Maharishi Mahesh Yogi in India nel 1955, per poi essere introdotta in occidente alla fine degli anni 60.
- la meditazione Vipassana, termine che deriva da: “Visione”: risale al sesto secolo a.C. e si focalizza su un oggetto, con lo scopo di incrementare il proprio livello di consapevolezza.
- la meditazione Mindfulness (un ramo della Vipassana, originaria della più antica tradizione buddista, Theravada); si basa su tre concetti cardine: osservare e non giudicare, il qui e ora (concentrarsi sul presente) e la trasparenza emotiva (analizzare le nostre azioni senza preconcetti). I suoi benefici sono l’ annullamento del dolore attraverso la consapevolezza e la totale accettazione di noi stessi, ma .. non praticate allo scopo di non provare il dolore, poichè il principio funzionante è proprio opposto: il dolore perde forza se lo si sente e lo si accoglie fino in fondo.
- la meditazione Ho’oponopono: una tecnica di “guarigione” hawaiana che viene utilizzata per sanare le ferite interiori, esercitare l’arte del perdono e ritrovare l’armonia con la propria anima; prevede un mantra specifico.
- la meditazione camminata (pare fosse stata ideata dallo stesso Buddha): ci permette di svuotare la nostra mente dai pensieri superflui durante lo spostamento fisico del corpo, aiutandoci ad arrivare a destinazione con la mente molto più lucida rispetto al punto di partenza. Serve a disciplinare la mente, riorganizzare i pensieri ed aiutarci a trovare la pace nel nostro quotidiano movimento.
- la meditazione Kundalini (dalla Dea serpente indiana), che condurrebbe ad una piena realizzazione di sè ed una gioia profonda, invocando l’attivazione dell’energia che scorre lungo la nostra colonna vertebrale e permea ogni chakra.
- la meditazione dinamica, ideata da Osho ed includente più movimento ed espressione, con l’obiettivo di apprezzare meglio il silenzio e la calma.

Oggi approfondiremo la mindfulness: una pratica atta a favorire un atteggiamento mentale in piena consapevolezza che emerge prestando attenzione in modo intenzionale e non giudicante, scevro da aspettative , al momento presente. È tornare a casa, ossia al proprio corpo ed al sentire dello stesso; è “inclinare la mente al cuore”, come afferma teneramente la mia maestra di meditazione, Nicoletta Cinotti..
la distanza dalla testa al cuore è il viaggio più breve in fatto di centimetri, ma dura tutta una vita.
Si passa così dalla mindfulness (riconoscere cosa sta accadendo, aprirsi ad esso, nominare, esplorare, accogliere, ammorbidire, disidentificarsi, lasciare andare) all’heartfulness (dalla consapevolezza su immagini e pensieri intervenienti si attenzionano le emozioni scaturite, per poi suscitare accettazione, calma, perdono, conforto; in particolar modo gli esercizi proposti tendono a nutrire le quattro qualità della mente originaria: compassione, equanimità, gentilezza amorevole e gioia compartecipe).
Nel caso della pratica coi ragazzi, gli esercizi saranno sostituiti da giochi adeguati alla fascia d’età edall’attività.

La chiave di volta è canalizzare ciò che ci accade nell’accettazione amorevole, di sè stessi e della realtà sperimentata.
Abbracciarsi ed abbracciare la nostra vita, così com’è in questo momento, è il punto di partenza per comprendere l’impermanenza del Tutto e valorizzarne le sue qualità evolutive e di risveglio personale spirituale.
Solo a partire dall’accettazione di chi siamo, cosa proviamo e ciò che ci accade possiamo trasformare l’energia “pesante” in un flusso zampillante.
Scrive Wendell Berry nella sua opera: “Standing by words”:
Può darsi che proprio quando non sappiamo più cosa fare
siamo arrivati alla nostra vera opera,
e che quando non sappiamo più dove andare
siamo arrivati al nostro vero viaggio.
La mente non perplessa non si adopera.
Il torrente ostacolato è quello che canta.

La scienza della meditazione è la suprema e raffinata “Arte del non-fare“, non intervenire, non controllare, non forzare…l’arte dell’abbandonarsi totalmente alla Vita e le sue leggi misteriose e sempiterne, in un ciclo che si perpetua senza sosta, senza fretta, in armonia ed equilibrio perfetti.
La Meditazione è capace di farci raggiungere anche stati elevati di Coscienza, se la si pratica con costanza ed in apertura, senza alcuna aspettativa appunto, ma lasciando che sia il Mistero a scegliere come e quando manifestarsi per sorprenderci e prendersi cura.
Le modalità per coltivare la capacità di stare alla presenza di quella Scintilla Divina che ci abita possono essere variegate, è importante dirigersi verso quella che risuona di più col nostro Spirito.

Se invece vogliamo intraprendere un vero e proprio percorso metodico e trasformativo da applicare ad un determinato ambito della nostra Esistenza che ci sta a cuore e vogliamo dunque sviluppare, parliamo dei protocolli Mindfulness; eccone alcuni tra gli altri, nel vasto panorama sviluppatosi:
- Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) (utile a cambiare atteggiamento, in consapevolezza e gentilezza).
- Mindfulness Interpersonale (si riferisce all’Insight Dialogue, ideata da Gregory Kramer), più mirata alla sfera relazionale.
- Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) (per sostenere ed attutire considerevolmente le ricadute depressive).
- Mindfulness Self Compassion (particolarmente indicato per persone che abbiano una parte critica molto forte, oppure una tendenza perfezionistica o ancora un’ eccessiva severità nei propri confronti, offrendo un’attenzione specifica allo sviluppo di una saggezza interiore per affrontare le difficoltà emotive).
- Reparenting ourselves (ricontattare il proprio bambino interiore per sanarne le ferite ancora aperte).
- Mindful Parenting (da supporto per una genitorialità consapevole).
- Mindful Eating (per la prevenzione dei disordini alimentari ed il facilitare la presenza e l’apprezzamento a tavola).
Vuoi approfondire qualche tecnica specifica che ti ha colpito più delle altre?
Chiedimi come!
Sono a servizio…. Chiara Virzì