Secondo le nuove comunità accademiche il “sesto senso”esiste per davvero: lo possiedono tutti gli esseri umani, ma in alcuni è molto più attivo e sorprendente.
Il terzo occhio e Jung
Negli scritti di Jung -uno dei maggiori contribuenti scientifici all’argomento- si sostiene i fenomeni paranormali siano le voci dell’inconscio collettivo, come i sogni lo sono per l’inconscio individuale (leggi “Il libro rosso” di Jung).
Il Terzo Occhio intuitivo, sede della chiaroveggenza, occultato al centro della sopracciglia, è il Sesto Chakra per la scienza medica Ayurveda orientale. Può essere “potenziato” per ampliarne la “visione” attraverso pratiche ed esercizi spirituali.
Il Terzo Occhio corrisponde in anatomia alla ghiandola pineale, piccolo organo remissivo cerebrale.
Nelle persone normo-dotate il sesto senso si esprime come un “sapere senza vedere”. Inconsapevolmente si avverte un pericolo in anticipo e il corpo entra in allarme con battito accelerato, sudore, peli ritti prima dell’avvento del tragico evento.
I neuroscienziati hanno definito questo fenomeno come “attività anticipatoria anomala”, collegandola all’epigenetica e all’amigdala, la ghiandola della paura e delle emozioni del cervello.
Noi creiamo la nostra realtà
Le considerazioni attuali di Luc Montagnier, professore parigino famoso per le sue ricerche sull’AIDS, indicano la presenza di campi elettromagnetici anche intorno ai minuscoli filamenti di Dna, capaci di prevedere e di sintonizzarsi in anticipo su imminenti avvenimenti biologici. Per la rivoluzionaria fisica quantistica è proprio la mente a creare la realtà, e ha ampiamente dimostrato i principi della sincronicità degli eventi.
Gli esercizi yogici che stimolano la ghiandola pineale, o sesto chakra
-La meditazione Trataka: stimola i tuoi occhi incoraggiando un profondo stato di concentrazione, grazie all’immagine di una fiamma che arde.
Siediti comodamente in posizione seiza (con gli stinchi appoggiati a terra) su un tappetino. Posiziona una candela davanti a te a una distanza in cui puoi guardare la fiamma con la testa e il collo dritti. Osserva intensamente fino a quando gli occhi non si inumidiscono un po’ e poi socchiudi leggermente le palpebre. Questa meditazione può durare tra i 5 e i 10 minuti.
-Gli esercizi pratici :
-Balasana, o posizione del bambino: sposta i piedi sotto i fianchi, dopodiché piega in avanti la parte superiore del corpo, appoggiando la fronte a terra ).
-Prasarita Padottanasana: niente funziona meglio di un’asana a testa in giù per cambiare prospettiva! Questa semplice postura invertita ci permette di posizionare la testa sotto il cuore, favorendo il flusso sanguigno e spostando la percezione su un nuovo livello.
–Esercizio respiratorio :
Nadi Shodhana Pranayama (Respiro alternato): riporta equilibrio agli emisferi armonizzando l’energia.
– Esercizio finale: Ardha Uttanasana
Inizialmente in piedi, poi leggera piega in avanti; si mantenga la posizione per 4 respiri prolungati e profondi e poi si esca dalla posa iniziando a piegare la schiena all’indietro, espirando.
Per concludere porta le braccia verso il cielo, chiudi gli occhi e appoggia i pollici sulla fronte. Fai 5-6 respiri profondi focalizzandoti sul chakra del Terzo Occhio prima di abbassare le mani e aprire gli occhi.
Per approfondimenti e/o praticare insieme non esitare a contattarmi!