Chiaramente

di Chiara Virzì
Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

Care e cari, come avrete notato ultimamente mi lancio con grandi temi esistenziali, pur non pretendendo di esaurire l’argomento o dargli una connotazione precisa e delimitata (lungi da me); sono affascinata dalle domande che mi suscitano queste macro aree e mi pregio di condividerle con voi che mi seguite con affetto.

Certamente potrò darvi qualche nozione tecnica in più, riportare i risultati di esperimenti decennali svolti da miei colleghi illustri, ma mi piacerebbe che alla fine vi domandaste cos’è in fondo la felicità per voi ed aveste acquisito maggiori strumenti per familiarizzarvi e goderne concretamente nel vostro quotidiano.

Innanzitutto cominciamo col distinguere la felicità edonica (legata ad esperienze di piacere immediato, ma fugace) da quella eudaimonica (più duratura, connessa ad azioni che comportano impegno); il trucco per vivere bene è bilanciarle.

In secondo luogo, v’informo ufficialmente che nessuno vi servirà la felicità su un piatto d’argento, e non la riconoscerete quando vi passerà davanti se non ne avrete acquisito l’identikit e non vi districherete nel maneggiare con cura uno degli ingredienti fondamentali, costituito dal coltivare la gratitudine a partire dalle piccole, semplici cose.

Alexander Lowen sosteneva che il dono della vita è il dono della felicità, ed Alda Merini che “Nessuno è felice, come chi sa di essere amato” (grazie Antonio, per avermi generosamente regalato questa perla di Alda).

Quanto è importante allora apprendere queste due arti, l’Amore e la Felicità?

Ecco perchè dopo l’articolo sull’Amore, oggi mi cimento con quello relativo alla Felicità.

Credo non basterebbe un volume intero per trattare l’argomento, dunque proverò ad andare al nocciolo ed incuriosirvi, quel tanto che basta per decidere consapevolmente di praticare quest’arte.

Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

La ricerca neuroscientifica sulla felicità evidenzia l’importanza dell’equilibrio ormonale, delle connessioni sociali, della pratica di mindfulness, dell’espressione della gratitudine e della scelta di perseguire esperienze, piuttosto che beni materiali.

Aggiungerei anche il coltivare le emozioni come la gioia, l’amore, la fiducia, la serenità, il divertimento e non solo, poichè studi decennali hanno confermato quanto diventino un motore di trasformazione nella misura in cui hanno la capacità di renderci più creativi, resilienti, maggiormente informati, socialmente integrati ed in buona salute (vedi la teoria dell’ampliamento e della costruzione di Barbara L.Fredrickson), donandoci una vita più appagante e sana, e spingendoci verso un potenziamento rilevante della nostra crescita personale.

Ricordiamoci che in mancanza di un elemento sfidante (badate bene, non ho usato appositamente la parola “negativo”), probabilmente le emozioni cosiddette “positive” perderebbero la loro capacità di suscitare sensazioni di benessere.

È proprio attraverso il contrasto con le emozioni più complesse, infatti, che le emozioni “positive” acquisiscono significato ed intensità.

D’altro canto, le emozioni più impegnative giocano un ruolo cruciale nell’evoluzione umana, motivandoci ad adottare comportamenti che favoriscono la sopravvivenza e stimolano la crescita personale:

La paura prepara il nostro corpo a rispondere ad una potenziale minaccia

L’ansia fornisce al nostro corpo l’energia necessaria per affrontare situazioni importanti

La tristezza può segnalare la necessità di fare una pausa e riflettere su eventi significativi della vita

La rabbia può essere un indicatore di ingiustizia o violazione dei propri diritti o valori, motivandoti ad affrontare e risolvere i problemi o a difendere ciò che ritieni essere importante.

Queste emozioni, sebbene scomode, sono essenziali per la nostra capacità di adattarci efficacemente a situazioni che le possono innescare.

Le emozioni “negative” hanno i seguenti impatti sul cervello:

  • Agevolano l’elaborazione del conflitto emotivo, facilitando la comprensione di informazioni emotive conflittuali (Zinchenko et al., 2015).
  • Contribuiscono alla gestione dei conflitti cognitivi, aiutando a comprendere informazioni cognitive contraddittorie (Kanske & Kotz, 2010; 2011).
  • Riducono l’esperienza dell’empatia, fornendo una protezione contro un coinvolgimento eccessivo con gli altri, consentendoci di mantenere il focus sui nostri obiettivi (Qiao-Tasserit, Corradi-Dell’Acqua, & Vuilleumier, 2017).

Le emozioni “positive” lavorano in modo più sottile ed a lungo termine, contribuendo a costruire le fondamenta del nostro benessere nel corso del tempo.

E’ stato evidenziato come influenzino il cervello in vari modi:

  • Possono migliorare le performance cognitive sollevando il nostro stato d’animo, senza le distrazioni spesso associate alle emozioni “negative” (Iordan & Dolcos, 2017).
  • Innescano i percorsi della ricompensa cerebrale, contribuendo a ridurre i livelli di ormone dello stress e promuovendo un maggiore benessere (Ricard, Lutz, & Davidson, 2014).
  • Favoriscono l’espansione dei nostri orizzonti e l’ampliamento della nostra focalizzazione mentale (Fredrickson, 2001).

Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

100 tipi di emozioni positive 

Felicità, Gioia, Amore, Gratitudine, Soddisfazione, Eccitazione, Orgoglio, Speranza, Serenità, Allegria, Entusiasmo, Affetto, Ottimismo, Empatia, Tranquillità, Curiosità, Ammirazione, Euforia, Contentezza, Ispirazione, Fiducia, Affascinamento, Altruismo, Benevolenza, Compassione, Compiacimento, Esaltazione, Fierezza, Gentilezza, Leggerezza, Liberazione, Meraviglia, Passione, Pazienza, Riconoscenza, Rispetto, Sollievo, Cordialità, Compatimento, Tenerezza, Umiltà, Zelo, Vivacità, Armonia, Intensità, Luminosità, Motivazione, Nutrimento, Piacere, Placidezza, Rilassamento, Sicurezza interiore, Riconoscimento, Sicurezza, Solidarietà, Sorpresa, Spensieratezza, Fiorente, Stabilità, Vigore, Accettazione, Adorazione, Apertura mentale, Appagamento, Approvazione, Ardore, Beatitudine, Bellezza interiore, Benessere, Brivido, Calma, Capacità, Carità, Celebrazione, Condivisione, Consapevolezza, Consolazione, Contemplazione, Creatività, Dedizione, Devozione, Rigore mentale, Divertimento, Dolcezza, Eccellenza, Effervescenza, Eleganza, Radiosità, Stupore, Rigenerazione, Estasi, Fervore, Festività, Complicità, Comprensione, Focalizzazione, Impegno/sopraffazione, Generosità, Flessibilità mentale, Gratificazione.

Come mi ha insegnato Luca Mazzucchelli … (alcuni esempi)

La gioia favorisce la creatività ed il superamento dei nostri limiti. 

L’interesse ci porta a soddisfare le nostre esigenze di esplorazione aprendoci ad una più ampia visione di noi stessi/e e del mondo. 

La gratitudine aiuta a riconoscere ed apprezzare ciò che abbiamo, incoraggiando un atteggiamento positivo verso la vita. 

L’orgoglio che viviamo in seguito a successi personali ci conduce al desiderio di condivisione (promuovendo quindi le nostre relazioni sociali) e sviluppa in noi la capacità di attivarci per ottenere altri risultati positivi in futuro.

La meraviglia espande la nostra percezione del mondo, aumenta la curiosità ed il desiderio, potenziando il senso di umiltà e connessione con qualcosa di più grande di noi.

La spensieratezza può migliorare la nostra resilienza di fronte alle sfide, permettendoci di affrontarle con un atteggiamento più rilassato e flessibile.

La passione ci spinge verso obiettivi ed attività che troviamo significativi e gratificanti, aumentando la nostra persistenza e determinazione. 

L’armonia ci permette di affrontare i conflitti in modo costruttivo, vivendo in modo più equilibrato e soddisfatto.

La contentezza, a sua volta, crea l’esigenza di rilassarsi e gustarsi le circostanze della propria vita, integrandole con una nuova visione del sé e del mondo. 

Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

Vuoi sperimentare e far sperimentare questa gamma meravigliosa di emozioni? Ecco cinque suggerimenti pratici:

pratica un ascolto attivo, empatico

apprezza

pratica la gentilezza

incoraggia

condividi bellezza ed esperienze costruttive

Riguardo al tuo Sè … te ne stai occupando?

Curi il tuo fisico, mangi sano, frequenti chi t’incoraggia, rifletti sulla vita, ascolti il tuo mondo interno, nutri la tua mente e curi il tuo ambiente?

Se sì, allora saprai che questo stato di beatitudine non dovrai aspettartelo provenire dall’esterno, ma sei tu il primo artefice, poi la realtà si plasmerà di conseguenza.

Inoltre, ti aiuterà a padroneggiare i momenti di dolore con uno spirito corroborato e più pronto ad accogliere un elemento integrante della Vita, dunque inevitabile, ma dove il tuo atteggiamento giocherà un ruolo di primaria importanza.

Spesso la nostra felicità si trova proprio al centro del nostro dolore.

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori.

Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali.

Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.”

Banana Yoshimoto

Felicità: dono di Vita, tutta da svelare

Come mi ricorda spesso la mia maestra di meditazione, Nicoletta Cinotti, non c’è una prescrizione o una ricetta valida per tutte/i per essere felici, ma possiamo coltivare le condizioni che ci permettono di sperimentare quest’emozione ed apprezzarne la transitorietà.

Se pensiamo che la felicità sia quello che ci aspetta quando tutto sarà a posto, siamo destinati ad avere veramente pochi momenti di vera felicità.

Se crediamo ci siano condizioni  in cui possiamo sperimentarla, a prescindere dalle circostanze esterne che viviamo, abbiamo la possibilità di provare più serenità e felicità di quello che avremmo creduto.

Risentimento, amarezza e rancore ad esempio, c’impediscono di vedere, ascoltare, toccare.. c’impediscono di essere felici.

È a causa della natura impermanente del dolore che possiamo trasformarlo.

È a causa della natura impermanente della felicità che possiamo coltivarla.

Thich Nhat Hanh

Ti è piaciuto l’articolo?

Se vuoi approfondire o essere accompagnato/a nel tuo personale percorso di riconoscimento della felicità scrivimi e… alla prossima!!

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