In questi giorni mi sto beatamente e particolarmente annoiando e riposando, e preso atto che a quest’emozione così bistrattata e poco conosciuta è stata appioppata una nomea poco gentile, ho deciso si tramutasse nell’oggetto d’elezione del mio prossimo articolo, ossia quello che state per apprestarvi a leggere e snocciolare con cura, affinchè la noia a me – e non solo a me -cara ne venga riscattata.
Cos’è la noia?
La noia, dicevamo, è un emozione; essa non è positiva o negativa di per sè, poichè dipende da cosa decidiamo di farne.
Può suscitare apatia per mancanza di stimoli, ed in questo una gran parte di responsabilità va alla società attuale, così sovrastimolante, competitiva e stracolma di aspettative.
Colpisce bambini, ragazzi, ma anche adulti; in alcuni casi gravemente disfunzionali ha arrecato danni ad altri, poichè erano diventati oggetto di sfogo delle proprie frustrazioni non elaborate e non supportate da una famiglia attenta e rassicurante, o uno specialista del campo.
A cosa serve?
La noia facilita la conoscenza di noi stess*
favorisce l’emergere di un ascolto attivo auto ed etero rivolto
nutre l’intelligenza emotiva
stimola l’abilità di problem solving
supporta la gestione del senso di vuoto
ci fa scoprire risorse a noi sconosciute che potrebbero tramutarsi in passioni, e magari futuri sogni realizzati.
Attenzione però: la noia potrebbe essere una richiesta di attenzione da parte dei nostri ragazzi: in questo caso facciamo in modo d’interrompere ciò che stiamo svolgendo, accompagniamolo nella gestione di questo momento delicato rassicurandolo emotivamente – magari fornendo anche qualche spunto -, dopodichè gradualmente lasciamo che si metta in discussione in maniera autonoma, predisponendo un ambiente il più possibile favorente il processo.
Le parole chiave sono: stare, aspettare, resistere.
Aspettare i tempi del bambino, cogliendo l’opportunità di gestire il nostro tempo da adulti ed il nostro sentire.
Il gioco solitario e non strutturato che ne potrebbe scaturire è di grande valore, tanto quanto quello sociale..
Giocare è una cosa seria!!
Incoraggiamo i nostri figli/e a sviluppare, attraverso il gioco, quelle capacità che saranno utili per tutta la vita.
Attività manuali con materiali vari o a contatto con la natura, sono importanti per coltivare:
- lo spirito di osservazione,
- la concentrazione,
- la manualità,
- la curiosità,
- l’inventiva,
- l’interesse.
La noia può essere una grandiosa opportunità:
stimola le soft skills
pone le basi per un essere che si sa disciplinare ed auto-regolare
ci fa apprezzare e sperimentare il tempo lento.
La noia è libertà, spazio, gioco, tempo per sé.
Abbiamo disimparato a stare nel qui ed ora, la vita accelerata che sosteniamo conduce ad una sovraproduzione di ormoni come la dopamina e l’adrenalina, e ciò che è peggio è che anche i nostri bambini e ragazzi sono soggetti ad una tale condizione.
Ciò ha delle ripercussioni anche a livello neurofisiologico: quando si ha un attimo di pausa si ha un crollo di produzione degli ormoni sopracitati e ci si trova a gestire quel vuoto – che si percepisce anche a livello fisico – di cui vi avevo anticipato sopra.
Riprendiamoci il tempo e lo spazio per la nostra piena espressione e libera fioritura
Uno dei motivi per cui anche noi adulti rifuggiamo la noia è che essa ci costringe a stare con i nostri pensieri.
Quando non abbiamo attività materiali da compiere, o quando il nostro corpo compie in automatico un’azione ripetuta migliaia di volte, la nostra mente si libera, inizia a vagare, a riflettere, a tirare somme ed elaborare vissuti.
Crea immagini, fa castelli in aria, s’intrattiene a modo suo, e non sempre è piacevole avere la mente libera, soprattutto per quelli di noi abituati a tenere tutto sotto controllo.
Associamo il disagio che ci provoca la noia alla solitudine.
Così, andiamo in cerca di compagnia, perché riteniamo che il contrario della noia sia il divertimento, e sappiamo che è molto difficile imparare ad intrattenersi da soli, poichè è una capacità che perdiamo nel passaggio dall’infanzia ad una consapevolezza più adulta dello scorrere del tempo.
L’ideale, quindi, sarebbe inserire dei momenti di noia nella vita di tutti i giorni, trovare un tempo ed uno spazio dedicati. E goderne i benefici.
Annoiarsi un po’ ogni giorno:
aiuta ad avere idee geniali
ci fa recuperare un pensiero lineare e non frammentato o interrotto; il nostro pensiero logico si ricompone, diventando più efficace ed incisivo.
coadiuva il pensiero laterale, connesso con l’atto creativo; la noia ci consente, cioè, di trovare alternative possibili a problemi che non prevedono un’unica soluzione.
ci fa ritrovare il piacere di stare con noi stessi
ci ricarica
incrementa la nostra consapevolezza.
Se hai apprezzato l’articolo e vuoi approfondire qualche strategia in proposito, e/o condividere un tuo feedback, ti leggo piacevolmente nei commenti.
Intanto grazie sempre per esserci.
Chiara Virzì