Chiaramente

di Chiara Virzì
Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

La ferita risana, la cicatrice resta.

Seneca

La maschera in psicologia rappresenta un meccanismo di difesa, un imprinting che s’innesca in seguito ad una situazione di forte dolore in tenera età.

La maschera è la parte strutturante della personalità, la più esterna, e come tale è costituita da modi di pensare, agire, sentire, vedere le cose..

La diagnosi viene fatta proprio dall’osservazione delle seguenti variabili: corpo, linguaggio, pensiero ed affettività.

Cinque sono le ferite subite annoverate dalla Psicoanalisi, che trasmutano in età adulta nelle corrispondenti maschere:

  1. La ferita del rifiuto e la corrispettiva maschera da fuggitivo
  2. La ferita d’abbandono e la maschera da dipendente
  3. La ferita dell’umiliazione con la corrispondente maschera da masochista
  4. La ferita del tradimento e la maschera del controllo
  5. La ferita dell’ingiustizia e la maschera del rigido

Queste ferite sono procurate solitamente dalle persone più vicine, spesso i genitori, in modo inconsapevole.

A sua volta loro stessi sono stati oggetto di questa dinamica durante la loroinfanzia, ma non avendola compresa e modificata, la ripresentano automaticamente.

La maschera propone un personaggio, con determinati modi di pensare, parlare, proporre il corpo, camminare, persino respirare.
La maschera è la risposta che il bambino ha trovato a suo tempo, per sopravvivere alla ferita. 

È un meccanismo di difesa, un modo per ritrovare un ruolo di controllo su una situazione subita ed estremamente dolorosa.

Ciascuno di noi può avere più maschere, anche se generalmente ce n’è una che risulta predominante rispetto alle altre.
Spesso la ferita principale, quella più profonda, è quella meno visibile, si nasconde sotto altre più evidenti e superficiali.

La dottoressa Ana Maria Sepe le ha descritte – fra gli altri professionisti – in modo magistrale, a mio parere.

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Caratteristiche della ferita da rifiuto

RISVEGLIO DELLA FERITA: dal concepimento fino all’anno di età. Non sentirsi in diritto di esistere con il genitore dello stesso sesso.

MASCHERA: fuggitivo.

CORPO: contratto, striminzito, smilzo o frammentato.
Occhi: piccoli, con un’espressione di paura, o con l’impressione che ci sia una maschera intorno agli occhi.

VOCABOLARIO: “una nullità, niente, inesistente, scomparire”

CARATTERE: distaccato dalle cose materiali, perfezionista, intellettuale, passa attraverso fasi di grande amore alternate a odio profondo. Non crede di aver il diritto di esistere; dififcoltà sessuali. Si crede uno assoluto, senza valore. Cerca la solitudine; evanescente, ha la capacità di rendersi invisibile. Trova vari modi per fuggire; facilmente si esilia sul piano astrale. Si crede incompreso; difficoltà nel lasciar vivere il proprio bambino interiore.

MASSIMA PAURA: il panico.

ALIMENTAZIONE: emozioni o paura gli tolgono l’appetito. Porzioni piccole.

Per fuggire: zucchero, alcol o droga. Predisposto all’anoressia.

POSSIBILE MALATTIE: pelle, diarrea, aritmia, cancro, problemi respiratori, allergie, vomito, svenimento, coma, ipoglicemia, diabete, depressione con intenti suicidi, psicosi.

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

  • Il fuggitivo ha una voce spenta, debole;
  • non ama particolarmente la danza;
  • preferisce in general i colori scuri;
  • si fa piccolo piccolo sulla sedia, gli piace molto nascondere i piedi sotto le cosce; dal momento che non è radicato in terra, può più facilmente fuggire.

La ferita da RIFIUTO è in via di guarigione quando prendi sempre di più il posto che ti compete, quando osi affermare te stesso.

Inoltre, se qualcuno pare dimenticare che esisti, riesci ad essere comunque a tuo agio.

Ti accadono molte meno situazioni in cui temi di essere colto dal panico.

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Caratteristiche della ferita da abbandono

RISVEGLIO DELLA FERITA: tra il primo e il terzo anno di età con il genitore di sesso opposto. Mancanza di nutrimento affettivo o del genere di nutrimento desiderato.

MASCHERA: dipendente.

CORPO: allungato, sottile, ipotonico, floscio, gambe deboli, schena curva, braccia che sembrano troppo lunghe e pendono lungo il corpo, parti del corpo cadenti o flaccide.
Occhi: grandi, tristi.

SGUARDO: magnetico.

VOCABOLARIO: “assente”, “solo”, “non reggo”, “mi mangiano”, “mi stanno col fiato sul collo”.

CARATTERE: vittima. Empatico. Bisogno di presenza, di attenzione soprattutto di sostegno. Difficoltà nel fare o nel decidere qualcosa da solo. Chiede consigli che poi non necessariamente segue. Voce infantile. Difficoltà a sentirsi dire di no (ad accettare un rifiuto). Tristezza. Piange facilmente. Attira la pietà. Un giorno è allegro, un giorno è triste. Si aggrappa fisicamente agli altri. Sensitivo. Protagonista. Vuole l’indipendenza. Gli piace il sesso.

MASSIMA PAURA: la solitudine.

ALIMENTAZIONE: una buona forchetta. Bulimico, gli piacciono gli alimenti morbidi. Mangia lentamente.

POSSIBILI MALATTIE: problemi alla schiena, asma, bronchite, emicrania, ipoglicemia, agorafobia, diabete, ghiadole surrenali, miopia, isteria, depressione, malattie rare che attirano maggiormente attenzione , malattie incurabili.

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

  • Il dipendente usa voce infantile ed un tono lamentoso;
  • preferisce i balli che prevedono il contatto fisico, in modo da potersi incollare al partner. A volte gli sembra di restare appeso all’altro; ciò che emana da lui è un “guardate come il mio partner mi ama“;
  • preferisce oggetti confortevoli, diversi dalla norma;
  • sprofonda nella poltrona o nella sedia, oppure si appoggia a qualcosa; la parte alta della schiena è inclinata in avanti.

Quando si attiva la ferita da ABBANDONO, indossi la maschera del dipendente. Essa ti fa diventare come un bambino piccolo che ha bisogno di attenzione, che la cerca pingendo, lamentandosi, o sottomettendosi a ciò che accade, in quanto credi di non potercela fare da solo.

Tale maschera ti fa fare l’impossibile per evitare di essere lasciato, o per ottenere maggiore attenzione. Può addirittura convincerti ad ammalarti, o a diventare vittima di vari problemi, pur di ottenere il supporto o il sostegno che cerchi.

Il dipendente ama fare l’indipendente e dire, a chi gli presta ascolto, quanto sta bene da solo, e che non ha bisogno di nessuno. La persona che sofre diabbandono alimenta la sua ferita ogni volta che abbandona un progetto che gli/le stava a cuore, ogni volta che si lascia andare, che non si occupa abbastanza di sé, che non si concede l’attenzione di cui ha bisogno. Fa paura agli altri aggrappandosi troppo a loro, e cosi facendo fa del suo meglio per perderli, trovandosi nuovamente sol*.

La ferita da ABBANDONO è in via di guarigione quando ti senti bene anche da sol*, e cerchi meno l’attenzione altrui. La vita è meno drammatica.

Hai sempre più voglia di cominciare progetti nuovi’ e puoi continuare anche se altri non ti appoggiano.

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Caratteristiche della ferita da umiliazione

RISVEGLIO DELLA FERITA: tra il primo e il terzo anno, con il genitore che si è occupato dello sviluppo fisico. Di solito è la madre. Mancanza di libertà. Sentirsi umiliato dal conrollo di questo genitore.

MASCHERA: masochista.

CORPO: grasso, tondo, non tanto alto, collo drosso e rigonfio,tensioni al collo, alla gola, alle mascelle e alla pelvi. Viso rotondo, aperto.
Occhi: grandi, rotondi, spalancati e innocenti, come quelli di un bambino.

VOCABOLARIO: “essere degno, indegno, -ino, -one”.

CARATTERE: spesso si vergogna di sé e degli altri o ha paura che gli altri si vergognino di lui. Non gli piace andare in fretta. Conosce le proprie necessità ma non le ascolta. Si fa carico di troppe cose. Mantiene il controlo su tutto per evitare la vergogna.

Si crede un sudicione,senza cuore,un porcello o comunque infimo rispetto agli altri.Empatico.fa del suo meglio per non essere libero,in quanto “essere libero” significa “illimitato”.Se è senza limiti,ha paura di straripare.

Gioca a fare la mamma.Ipersesibile.Punisce se stesso,credendo di punire l’altro.Vuol essere degno.Prova un senso di disgusto.Prova vergogna sul piano sessuale,ma è sensuale,e non ascolta i propri bisogni sessuali.Compensa e si gratifica con il cibo.

MASSIMA PAURA: la liberta

ALIMENTAZIONE: gli piacciono gli alimenti grassi,il cioccolato.E’ bulimico,oppure mangia tante piccole porzioni.Prova vergogna nel comparsi o nel mangiare dolciumi.

POSSIBILI MALATTIE: disturbi alla schiena, alle spalle, alla gola,angina,laringite,problemi respiratori,problemi alle gambe,ai piedi,varici,storte,fratture,disturbi al fegato,alla tiroide,pruriti cutanei,ipoglicemia,diabete,disturbi cardiaci

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

  • Il masochista finge spesso con la voce di provare dei sentimenti,per dimostrare interesse quando non lo prova;
  • ama molto ballare, e ne approfitta per esprimere la propria sensualità. Balla per il piaere di ballare; ciò che ne emana è un “guardate come posso essere sensuale”;
  • sceglie una macchina piccola, dove si sente allo stretto.Puoi applicare questa caratteristicha ad altre categorie di acquisti, oltre che al tuo modo di vestirti;
  • si siede a lambe larghe. Dal momento che perlopiù sceglie una sedia o una poltrona non adatta a lui, sembra sia scomodo.

Quando si riattiva la ferita da UMILIAZIONE , indossi la maschera del masochista. Questa ti fa dimenticare i tuoi bisogni, così da pensare soltanto a quelli altrui e diventare una brava persona, generosa, sempre pronta a rendersi utile, anche al di là dei tuoi stessi limiti.

Fai in modo di caricarti sulle spalle responsabilità ed impegni di gente che pare avere difficoltà nel rispettare ciò che deve fare, e questo ancor prima che te lo chiedano. Fai del tuo meglio per renderti utile, sempre per non sentirti umiliato, sminuito. Così facendo fai in modo di non essere libero, cosa che sarebbe così importante per te. Ogni volta che il tuo agire à motivato dalla paura di provare vergogna di te stesso o dalla paura di sentirti umiliato, è segno che indossi la maschera del masochista.

Il masochista si convince che tutto ciò che fa per gli altri gli fa enormente picere e che, facendolo, ascolta veramente i propri bisogni. E’ bravissimo a dire e a pensare che va tutto bene, ed a trovare scuse per situazioni o persone che l’hanno umiliato.

Chi soffre diumiliazione alimenta la propria ferita ogni volta che si sminuisce, che si paragona agli altri smimuendosi. Si umilia indossando abiti che non gli stanno bene, e sporcandoli. Fa soffrire il corpo dandogli troppo cibo da digerire e da assimilare. Si fa soffrire assumendosi responsabilità altrui, il che lo priva della sua libertà e del tempo da decidere a se stesso.

La ferita da UMILIAZIONE è in via di guarigione quando ti concedi il tempo di verificare le tue necessità prima di dire di sì agli altri.Ti fai carico di molte meno cose, ti senti più libero. Smetti di creare dei limiti per te stesso. Sei anche capace di fare domande senza sentirti uno che disturba, se non addirittura un rompiscatole.

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Caratteristiche della ferita da tradimento

RISVEGLIO DELLA FERITA: fra i due e i quattro anni di età, con il genitore di sesso opposto. Violazione della fiducia o aspettative non corrisposte nella connessione amore/sessuale. Manipolazione.

MASCHERA: controllore.

CORPO: esibisce forza e potere. Nell’uomo, spale più larghe delle anche; nella donna, anche più larghe e più forti delle spalle, petto in fuori,ventre rotondo.

SGUARDO: Intenso e seducente. Coglie tutto in un’occhiata.
VOCABOLARIO: “dissociato,hai capito?”, sono capace, lasciami fare da solo, lo sapevo, fidati di me, non mi fido di lui”.

CARATTERE: si crede molto responsabile e forte. Cerca d’essere speciale e importante. Non mantiene gli impegni presi e le promesse,oppure si sforza per mantenerli. Mente facilmente. Manipolatore,seduttore;ha molte aspettative. Sbalzi d’umore.

Convinto di aver ragione,carca di convincere l’altro. Impaziente,intollerente,comprende e agisce rapidamente. Dà ottime prestazioni per farsi notare. Commediante. Si confida con difficoltà. Non mostra la propria vulnerabilità. Scettico. Paura del disimpegno.

MASSIMA PAURA: dissociazione, separazione, rinnegamento.

ALIMENTAZIONE: buon appetito, mangia rapidamente. Aggiunge sale e spezie. E’ in grado di controllarsi quand’è occupato, ma poi perde il controllo.

POSSIBILE MALATTIE: malattie che riguardano il controlo e la perdita del controllo, agorafobia, spasmofilia, apparato digerente, malattie che finiscono con il suffisso “-ite”, herpes alla bocca.

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

  • Il controllore ha una voce forte, che si sente da lontano;
  • prende molto spazio, gli piace ballare e ne approfitta per sedurre;
  • compra cose che facilmente verranno notate;
  • si siede inclinando il busto all’indietro, con le braccia incrociate quando ascolta. Quando è lui a parlare si china in avanti, per meglio convincere il suo interlocutore.

Quando vivi la ferita da TRADIMENTO, indossi la maschera del controllore che ti fa diventare diffidente, scettico, in guardia, autoritario e intollerante, a causa delle tue aspettative. Fai di tutto per mostrare di essere una persona forte, di quelle che non si lasciano fregare facilmente, soprattutto che non si lasciano influenzare dagli altri.

Questa maschera ti fa fare cose incredibili pur di evitare di perdere la tua reputazione, anche al punto di mentire. Dimentichi i tuoi bisogni ed agisci affinché gli altri ti pensino affidabile, anche se non hai fiducia in te stesso, e rimetti spesso in discussione le tue decisioni o le tue azioni.

Il controllore è convinto di non mentire mai, di mantenere sempre la parola, e di non aver paura di nessuno. Chi soffre di tradimento alimenta questa sua ferita mentendo a se stesso, raccontandosi store e non mantenendo gli impegni che ha preso con se stesso. Si punisce facendo tutto da solo, perché non ha fiducia negli altri e non delega nulla. E’ talmente intento a verificare ciò fanno gli altri, da privarsi del tempo da dedicare a se stesso.

La ferita da TRADIMENTO è in via di guarigione quando non vivi più tante emozioni nel momento in cui qualcuno o qualcosa disturba i tuoi piani. Molli la presa più facilmente. Preciso che mollare la presa significa smettere di restare aggrappati ai risultati, smettere di volere che tutto avvenga secondo i nostri piani. Non cherchi più di trovarti al centro dell’ attenzione. Quando sei molto fiero di te in seguito ad una tua impresa, puoi essere a tuo agio anche senza il riconoscimento altrui.

Le ferite del nostro bambino interiore e le sue maschere relative in età adulta

Caratteristiche della ferita da ingiustizia

RISVEGLIO DELLA FERITA: tra i quattro e i sei anni di età, con il genitore dello stesso sesso. Dover fornire prestazioni elevante ed essere perfetto. Blocco dell’individualità

MASCHERA: rigido.

CORPO: diritto, rigido e più perfetto possibile. Ben proporzionato. Natiche rotonde, vita piccola, Stretta dagli abiti a dalla cintura.Movimenti rigidi,pelle chiara, mascella serrata, collo rigido,portamento diritto e fiero.

SGUARDO: luminoso e vivace,chiaro..

VOCABOLARIO: “nessun problema,sempre/mai,ottimo/benissimo,molto speciale,giustappunto, esattamente, sicuramente,d’accordo?”

CARATTERE: perfezionista,invidioso,taglia i ponti con il suo sentire.Incrocia spesso le braccia.Dà prestazioni che mirano alla perfezione. Troppo ottimista.Vivace, dinamico. Si giustifica molto.Ha difficoltà a chiedere aiuto. Piò ridere per niente,per nascondere la sua sensibilità. Tono di voce secco e rigido. Non ammette di vivere dei problemi.Dubita delle sue scelte,si paragona con gli altri,i migliori come i peggiori. Difficoltà, in generale, nel ricevere.

Trova ingiusto di ricevere meno degli altri,e ancora più ingiusto se riceve più di loro. Difficoltà nel concedersi ciò che gli fa piacere senza poi sentirsi colpevole. Non rispetta i propri limiti,chede troppo a se stesso. Si tiene sotto controllo. Ama l’ordine. Raramente si ammala,è duro nei confronti del proprio corpo. Collerico. Freddo, ha difficoltà a mostrare il suo affetto.Gli piace avere un aspetto sexy.

MASSIMA PAURA: la freddezza.

ALIMENTAZIONE: preferisce gli alimenti salati a quelli dolci. Gli piace titto ciò che è croccante. Si tiene sotto controllo per non ingrassare. Si giustifica e prova vergigna quando perde il controllo.

POSSIBILI MALATTIE: esaurimento nervoso professionele, anorgasmia (nella donna), eiaculazione precoce o impotenza nell’uomo. Malattie il cui nome finisce per “-ite”, come la tendinite, la borsite, l’artrite, eccetera. Torcicollo, stitichezza, emorroidi, crampi, problemi di circolazione, problemi epatici,varici, problemi di pelle, nervosismo, insonnia, disturbi della vista.

Osservazioni che servono a mettere in evidenza le differenze comportamentali legate alla maschera.

  • Il rigido parla in modo piuttosto meccanico e trattenuto;
  • balla molto bene ed ha ritmo, malgrado la rigidità delle gambe. Fa attenzione a non sbagliarsi. E’ quello che più spesso s’iscrive ad un corso di danza. I super rigidi sono serissimi, se ne stanno dritti e sembra quasi che contino i passi mentre danzano. Ciò che ne emana è un “guardate come ballo bene”;
  • preferisce lo stile classico;
  • si siede ben dritto. Può addirittura serrare le gambe una contro l’altra ed allinearle al corpo, il che accentuerà ulteriormente la rigidità del suo portamento. Quando incrocia gambe a braccia, è per non sentire quello che accade.

Quando è attivata la ferita da INGIUSTIZIA, indossi la maschera del rigido, che fa di te una persona fredda, brusca e secca tanto nel tono quanto nei movimenti. Proprio come il tuo atteggiamento, anche il corpo si irrigidisce. Questa maschera ti fa diventare anche un gran perfezionista e ti fa vivere tanta collere, impazienza, critica, intolleranza nei confronti di te stesso.

Sei molto esigente, e non rispetti i tuoi limiti. Ogni volta che ti tieni sotto controllo, che ti trattieni o che sei duro nei confronti di te stesso, è segno che hai messo la maschera del rigido.

Il rigido adora dire a tutti quanto è giusto, come la sua vita sia senza problemi, e gli piace credere di avere tanti amici che lo amano così com’è. Chi soffre di ingiustizia alimenta questa ferita diventando troppo esigente nei propri confronti.

Non rispettando i propri limiti, va inevitabilmente incontro a molto stress. E’ ingiusto con se stesso perché si critica, ed ha difficoltà a vedere le proprie qualità positive e le buone cose che fa. Soffre quando vede soltanto ciò che non è stato fatto, oppure soltanto l’errore commesso. Si fa soffrire avendo difficoltà nel concedersi ciò che gli fa piacere.

La ferita da INGIUSTIZIA è in via di guarigione quando ti permetti di essere meno perfezionista, di fare errori senza entrare in collera o avere un senso di critica. Ti permetti di mostrare la tua sensibilità, di piangere davanti agli altri, senza perdere il controllo e senza paura del giudizio altrui.

Quest’articolo è impegnativo…e potrebbe riaprire antichi dolori.

Qualora tu avessi bisogno di supporto, conta pure su di me.

Chiara

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