Spesso si fraintende quest’affermazione, ritenendo sia rivolta a una persona esterna a noi…quando la storia d’Amore più straordinaria della nostra Vita è e sarà quella che intercorre con noi stesse/i.
Questa è l’origine di una relazione funzionale con tutto ciò che ci circonda, animato e non.
Istruzioni per l’uso
- Non pensare, SENTI: le manifestazioni fisiche delle emozioni sono talmente importanti che se inizi a sentirle con costanza e senza giudicarle, il rapporto con te stessa/o cambia completamente. Il trucco è stare con te stessa/o (con le tue emozioni e le sensazioni corporee) con gentilezza, in special modo nel dolore, nella sofferenza o quando provi odio per ciò che stai vivendo.
- Cambia il modo con cui ti parli: accettarsi totalmente è una strada amorevole che-convalidando emozioni e reazioni-aiuta nel processo di guarigione dalla disattenzione e/o rigidità e/o severità verso noi stesse/i, ottenendo risultati migliori in un lasso di tempo più breve. Cambiare il modo in cui ci si parla equivale a distinguere la voce della nostra anima (locuzione interiore) da quella eccessivamente moralistica del Super Io e proveniente dall’ambiente familiare e/o dall’ambiente e/o dalla cultura di riferimento. Sia che ne siamo coscienti sia che non lo siamo, in ogni momento insegniamo alle persone come trattarci. Se dentro ci stiamo annullando, le persone se ne accorgono e possono iniziare a trattarci allo stesso modo in cui noi stessi ci trattiamo. Allora torniamo ad abbracciare noi stessi!

- Lavoriamo per accrescere -nella gradualità ma con perseveranza- la nostra autostima, ovvero acquisiamo una profonda consapevolezza interiore del nostro valore e un senso di connessione con la nostra più intima essenza. Prendiamoci la responsabilità di ciò che desideriamo profondamente, dopo un ascolto attivo. Seguirà una determinata azione, coerente coi propri valori e lasciandoci guidare dalle sensazioni corporee e le emozioni correlate.
Nicoletta Cinotti, psicoterapeuta esperta in mindfulness e bioenergetica, ci esorta a notare come..
Logoro la mia autostima quando:
Controllo costantemente quello che pensa la gente di me, cercando di compiacerli.
Mi comporto in modo incoerente rispetto a quello in cui credo.
Dico “sì” quando preferirei dire “no”.
Mi comporto da vittima e incolpo gli altri per i miei sentimenti.
Mento per cercare di evitare i conflitti.
Chiedo scusa per il fatto di avere delle opinioni diverse dagli altri.
Non tengo conto dei miei principali bisogni, come il nutrimento, il sonno, il movimento.
Se faccio e dico ciò che immagino le altre persone vogliano, finisco per sentirmi falsa/o.
Essenzialmente, quando abbandono me stessa/o, mi sento come quel tipo di persona che merita di essere abbandonata e i miei rapporti rifletteranno questo. Quando mi prendo cura della mia interiorità, divento quel tipo di persona che attira verso di sé attenzione e amore.
In generale, con l’esercizio costante del sentire le mie emozioni e sensazioni corporee, nel dare valore all’esperienza di tutte le mie diverse parti e nel comunicare in modo autentico ho trasformato la relazione con me stessa e con il mondo intero.

Non trascuriamo un dettaglio..l’AUTO-IRONIA!
Quand’è l’ultima volta che hai guardato a te stessa/o con amorevolezza, hai evitato di stipare la moltitudine del tuo essere nei cassetti delle categorie dettate dalla società e ti sei procurata/o una sana risata da qualche disavventura (anche se io la chiamerei occasione di crescita) ?
Ricordiamo che ciò che chiamiamo errore è un ottimo insegnante per i tentativi futuri di nostro interesse, mentre siamo impegnati a plasmare quel capolavoro che è il nostro essere VIVI!
Così come ripetere lo stesso errore è un potente segnalatore che ci esorta a uscire dalla nostra zona di comfort, disinnescare il “disco incancato”, alzare la nostra personalissima asticella, spostare la soglia di ciò che fino a un istante prima chiamavamo LIMITE.
Questo “spauracchio”dell’errore ci permette di scoprire risorse inesplorate attivantesi proprio nei momenti in cui si ha il coraggio di mettersi in discussione..con gentilezza.
Solo allora possiamo realmente essere pronti a coltivare una relazione con l’altro godendosela appieno, riducendo le ferite a noi stessi e a chi sceglierà di starci a fianco nel percorso affascinante e luminoso-anche grazie alle tanto temute ombre-della nostra miracolosa esistenza.

Allora..buon viaggio dentro voi stesse/i !
